Digital PR: cosa sono e come farle al meglio.

Dai fashion blogger ai micro-influencer: i consigli per creare attività efficaci di digital pr.

Con l’avvento del digitale, le pubbliche relazioni sono cambiate radicalmente. Un tempo ci si rivolgeva soprattutto alla stampa, ad esperti del settore e agli addetti ai lavori per creare connessioni e passaparola con un ritorno positivo sul proprio brand. Oggi sul web la platea degli interlocutori è molto più ampia e gli influencer hanno soppiantato i giornalisti per importanza e visibilità. Il lavoro di Digital PR è aumentato sicuramente e se non c’è nessuno che se ne occupa in azienda, bisogna correre urgentemente ai ripari e affidare questa attività ad un partner esperto che possa generare conversazioni di qualità in rete e monitorare la reputazione online.

CHE COSA SONO LE DIGITAL PR

Prima di tutto, chi si occupa di Digital Pr deve prendere in considerazione tutte le voci che provengono dal web e che riguardano il brand. Si chiama Web Reputation e nessun’azienda può evitare di monitorare la sua visibilità in rete e di verificare commenti, recensioni, post e articoli che parlano del proprio brand. Bisogna procedere ad una Sentiment Analysis che permetta di valutare qualità, pertinenza, peso dei giudizi espressi sul web, affidandosi ad una approfondita analisi dei dati.

Non solo monitoraggio, ma anche stimolo. Compito essenziale per chi si occupa di Digital Pr è quello di seguire e selezionare gli Influencer che per contenuti e immagine sono più coerenti con il brand e creare connessioni con loro: giornalisti, modelli, tv star, blogger, ecc. sono solo alcune delle figure che hanno più ascendente sul web e possono decretare o meno il successo di un brand con la loro opinione e mostrando il prodotto ai loro migliaia di fans.

Ma l’obiettivo definitivo per le digital PR è quello di creare una community online, un coro che mantiene acceso il fuoco della discussione sul marchio e lo alimenta costantemente. Ecco perché negli ultimi tempi sono saliti alla ribalta i Micro-Influencer, quelle persone che hanno profili social ben focalizzati sulle loro passioni e un seguito di amici e follower con cui interagiscono vivacemente. Rivolgersi a questa schiera di opinionisti può essere molto redditizio in termini di social buzz ed engagement, su una nicchia che ha alte probabilità di conversione.

CONSIGLI PER FARE DIGITAL PR NELLE AZIENDE

Ecco alcuni consigli e best-practise per fare delle Digital PR efficienti.

MONITORAGGIO

  • Avete cercato il brand su Google? È il primo passo per conoscere qual è l’impressione che il web ha dei servizi e dei prodotti che ci interessano. Avremo l’opportunità di leggere articoli, recensioni, forum dove cogliere le opinioni dei clienti, potenziali e non. Va attivato subito un Google Alert!
  • Non solo Google. È necessario entrare su tutti i principali Social Network e monitorare i post che parlano del marchio, attraverso hashtag, tag e parole chiave mirate. Ci sono tool che permettono di controllare tutto in tempo reale!

INTERAZIONE

  • Commenti positivi? Sarà opportuno dare visibilità a queste opinioni e stringere legami che possono diventare fonte di celebrità e viralità.
  • Lamentele e reclami? Attenzione! Sono forse le discussioni più importanti, quelle che possono trascinare il marchio in un vortice di negatività ed avere più rilievo di qualsiasi altro post positivo. È necessario gestire le proteste senza oscurarle, ma cercando di riportarle alla ragione, dimostrando interesse ed effettiva voglia di risolvere le questioni aperte.
  • Pronti alla crisi? Potrebbe non succedere mai oppure potrebbe essere dietro l’angolo. Si tratta di eventi che possono scatenare l’ira e l’ironia del web, danneggiando l’immagine del web. In questi casi, non ci si può assolutamente far trovare impreparati: bisogna quindi predisporre un piano di Crisis Management, che permetta di seguire un iter che permetta di rispondere alla burrasca reputazionale in maniera rapida, corretta e condivisa, senza crisi di panico e comportamenti improvvisati che potrebbero peggiorare la situazione.

CONTENUTI

  • La capacità di creare contenuti appealing per la rete è sicuramente la dote principale di un buon Digital Pr: foto, video, comunicati, post devono essere interessanti e di qualità. Devono incuriosire e far parlare. Sembra facile? Mica tanto…
  • Non va dimenticata la SEO. Non è sufficiente scrivere e divulgare testi ben scritti. Devono essere a prova di Google e dei principali motori di ricerca e permettere al marchio di scalare il Digital Rank. Una buona ottimizzazione anche tecnica non può mancare.

INFLUENCER

  • La scelta degli influencer da coinvolgere deve essere oculata e mirata. Sarebbe meglio affidarsi ad agenzie qualificate del settore che sappiano intercettare le migliori star del web, coltivare le relazioni, monitorare la web reputation.
  • Bisogna stabilire un budget da dedicare a questa attività e poi cercare di misurarne il ritorno, individuando a priori i kpi da monitorare per valutare l’efficacia di questa attività: anche l’influencer deve essere messo al corrente di cosa interessa al brand e avrà tutto l’interesse a stabilire con il marchio una connessione duratura, ma questo è possibile solo se il ritorno c’è ed è in qualche modo misurabile.
  • Buoni sconto! Sono facili da attivare e da controllare e rappresentano il principale strumento per verificare quanto il prodotto rappresentato dall’influencer sia interessante per la sua community.
    Per saperne di più leggi il nostro articolo >>>
    https://www.aeffelab.com/it/2018/12/21/idee-regalo-last-minute-ecco-i-buoni-regalo/ 
  • Link tracciati con tag ben definiti permettono di distinguere tra le fonti di accesso al sito e di verificare qual è l’apporto tra diversi contenuti e diverse fonti.
  • Anche le digital PR devono essere Omnichannel: è consigliabile anche continuare a fare networking partecipando ad eventi e luoghi di aggregazione, coltivando i rapporti con gli influencer e gli altri opinion leader. Da online a offline e viceversa.
    Scopri il valore della multicanalità >>>
    https://www.aeffelab.com/it/2018/11/27/multicanalita-e-commerce-opportunita-o-minaccia-per-il-retail/

A ogni marchio la propria strategia di Influencer Marketing e in generale di Digital Pr: ciò che conta infatti è riuscire ad intercettare e coinvolgere le persone giuste, attraverso un giusto mix di attività, un corretto monitoraggio, una buona analisi dei dati e un processo chiaro. Se il lavoro sembra troppo e il rischio di improvvisazione è dietro l’angolo, non c’è da disperare… bisogna affidarsi ad un professionista.

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